Il Videogioco

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giovedì 15 giugno 2017

E3 2017: Tiriamo le somme - Parte 1

Si, lo so. Ho promesso di scrivere qui molto di più ma ho disatteso le aspettative di quelle quattro/cinque persone che leggono seriamente le parole di uno che scrive abbastanza di merda. Oggi, però, ho trovato l'ispirazione e, con la voglia di dire la mia sull'E3 2017, ho deciso di far tornare in vita questo piccolo blog. Iniziamo col dire che questo è stato un E3 sottotono (e se volete sapere tutte le varie notizie potrete trovarle su I Love Videogames, come sempre) senza particolari "bombe" o annunci particolari ma con molte piccole perle in mezzo a tanti altri titoli già conosciuti. Partiamo analizzando le varie conferenze, partendo dalla prima, fino ad arrivare ai titoli migliori di ciascuno show. Electronic Arts è stata la prima a presentarsi sul palco lo scorso sabato; qui la compagnia ha messo su uno show con un buon ritmo, tant'è che la prima parte dedicata agli sport e a titoli già conosciuti si è svolta molto velocemente, trovando però un problema nella concretezza. Confermati NBA Live 18 e NFL Madden, che non poteva mancare e con la sorpresa della modalità storia, e sono arrivati maggiori dettagli su Fifa 18 con la chicca del ritorno di Alex Hunter nel proseguo di The Journey e ulteriori novità sul gameplay, anche se nulla di concreto ci è stato mostrato. La conferenza continua con il primo accenno a Need For Speed: Payback, un titolo che potrebbe confermarsi sui livelli dello scorso capitolo che mischia la frenesia di Burnout: Takedown alla grande libertà di Paradise vista l'ampiezza dei tracciati; aspettiamo sicuramente maggiori dettagli nel corso delle settimane per poter iniziare a tirare le prime somme. A metà della conferenza EA ha presentato uno dei titoli più interessanti dell'intera fiera: A Way Out, dal creatore di Brothers. Questo gioco racconta la storia di due prigionieri che dovranno scappare di galera aiutandosi l'un l'altro in un vero e proprio riferimento a Prison Break, di cui recentemente è uscita una nuova stagione. A Way Out è un titolo in cui non ci sarà un single player ma l'avventura sarà affrontabile solamente in co-op insieme a un altro giocatore, offline o online non importa. Visto che la cooperazione è importante lo sviluppatore ha ideato una schermata di gioco divisa in due, o più parti in base alla situazione, così che ognuno sappia cosa stia architettando il proprio compagno e possa agire di conseguenza. Altra IP che ha fatto il suo debutto durante la conferenza EA è Anthem, prodotto da Bioware (gli stessi di Mass Effect o Dragon Age), e progetto che ha stuzzicato la fantasia di molti giocatori. A quanto è stato mostrato durante la conferenza Microsoft (a cui arriveremo tra poco) Anthem è un titolo che unisce caratteristiche di varie IP - come Destiny, Horizon Zero Dawn e Titanfall - e porta il giocatore in un ambiente post apocalittico dove l'uso dei mecha è l'unica possibilità per sopravvivere. La sera dopo è toccata a Microsoft essere protagonista in quel di Los Angeles e finalmente svelare Project Scorpio, o meglio Xbox One X, e ciò che la circonda compreso periodo di lancio (7 Novembre) e prezzo (confermati i 499€ che si rumoreggiavano negli ultimi giorni). In arrivo in quel periodo anche uno dei migliori racing game presenti sul mercato - Forza Motorsport 7 - e Metro Exodus, questa volta in esclusiva per la console di Redmond. Microsoft ha anche annunciato sul proprio palco altri titoli che arriveranno su più piattaforme in futuro: Assassin's Creed Origins (leakato nei giorni precedenti l'evento grazie a Gameinformer), l'arrivo di Playerunknown's Battleground (titolo che spadroneggiando negli stream su Twitch), Dragon Ball Fighterz di Arc System (uno dei titoli che più ho preferito di questo E3) e Code Vein, un soulslike in salsa anime. Subito dopo è toccato alla conferma di Cuphead (che mancava sui radar dei videogiocatori da mesi) che ha, finalmente, una data d'uscita (29 Settembre) e a Ori and the Will of the Wisp, anche lui trapelato la mattina della conferenza Microsoft, che hanno rimpinguato la lineup delle esclusive per la casa di Redmond. Per ultimo lasciamo l'annuncio di Life is Strange: Before the Storm, il prequel delle avventure di Chloe e Max che tanto abbiamo apprezzato e amato mesi fa. Questo titolo ha lasciato molta amarezza in bocca sia ai fan che al sottoscritto; come mai la scelta del prequel? Per cavalcare l'onda? O perchè effettivamente ci sarà utile sapere come interagiscono Chloe (protagonista in Before the Storm) e Rachel? Questo lo potremo scoprire solo il 31 agosto, data di rilascio del primo episodio.

Questo chiude la prima parte dell'analisi di questo E3 2017, nei prossimi giorni mi metterò a parlare anche di Bethesda, Ubisoft, Sony e Nintendo. Nei prossimi giorni, lo giuro.

giovedì 22 settembre 2016

Playstation VR: Il futuro è già qui?

Buzzoole

Lo so, lo so... Avevo promesso un post per parlare di No Man's Sky prima di partire dove lo avrei demolito e tutte ste cazzate qui... Ma sapete come sono, non ho avuto tempo ed è già finita la scimmia per il titolo di Hello Games. Oggi sono qui a parlare del VR, sopratutto di Playstation VR. Non sono mai stato un fan della realtà virtuale o, per meglio dire, non ho mai creduto nella sua diffusione. L'anno scorso ho avuto la possibilità di provare Playstation VR alla Games Week di Milano ma, per vari impegni, non sono riuscito ad approfittarne. A Parigi hanno presentato un grande numero di titoli, interessanti e non, e devo ammetterlo: un poco mi è iniziato ad interessare. Quest'anno Sony mi (ci) ha dato un'altra grande opportunità e Sabato 25 e Domenica 26 è possibile provare a Milano Playstation VR, allo Showroom 31 di Via Tortona 31, in uno slot a scelta dalle 10.30 del mattino alle 19 iscrivendosi (a quest'indirizzo: http://l12.eu/sonyplaystationvr-938-u/YKXNM5JGVPI41CWLK0UZ) oppure recandosi direttamente allo Showroom. Io sarò lì dalle 15.30 alle 16 di sabato 25, inutile dire che di quest'esperienza ne parlerò una volta passato l'evento e, se volete farvi un'idea di cos'è PSVR, potete fare un salto pure voi. Ci vediamo sabato :D


giovedì 11 agosto 2016

No Man's Sky - GOTY o semplicemente sopravvalutato? [Parte 1: Le prime ore]

Amici videogiocatori bentornati nella Piazza, l'angolo per noi che siamo malati di videogiochi e che non ci atteniamo alla massa. Oggi è finalmente il 10 Agosto (si, non scrivo veramente da troppo tempo) ed è arrivato nei negozi No Man's Sky, l'atteso titolo di Hello Games pubblicato da Sony. 

Prima dell'uscita il pubblico videoludico si è diviso in due parti: quello esaltava il titolo e quello che lo odiava. La prima fazione ha incensato No Man's Sky dandogli significati forse maggiori di quelli che erano stati presentati al momento (ho letto parole tipo "innovativo", "meraviglia", "capolavoro" dopo aver visto solo il trailer dello scorso anno) mentre la seconda ha parlato di non gioco, simulatore di camminata e titolo di "nuovo Minecraft". Tutti e due sicuramente hanno esagerato dalla loro parte perchè si ritenevano padroni della verità assoluta (che non esite) anche mesi prima dell'uscita. Il momento è finalmente arrivato e potremo sapere quale dei due schieramenti avrà ragione. Le recensioni devono ancora uscire (compresa la nostra di I Love Videogames) a causa dell'arrivo in ritardo delle copie review, Sony ha voluto dare ai giocatori l'opportunità di provare un gioco così particolare senza essere influenzati dalla critica (che già di per sè è molto volubile e non obiettiva con titoli particolari come può essere questo) e potendolo giudicare senza usare metacritic o merdate varie.

Oggi nel primo pomeriggio mi son recato al mio Mediaworld di fiducia dove avevo prenotato No Man's Sky grazie alla promozione che, dando un usato, te lo faceva pagare 20 euro. Il primo impatto con il nuovo titolo di Hello Games è stato spettacolare; l'atmosfera e le meccaniche mi hanno subito colpito, insieme a un paio di sentinelle che mi hanno visto mentre devastavo la flora locale, e non potevo che essere super soddisfatto. I problemi sono arrivati dopo: minuti di esplorazione senza un misero tutorial che spiegasse cosa dovevo fare e come mi han fatto arrivare a circa 20 minuti dalla navetta (a causa della ricerca dei materiali) e mi han costretto a una cosa bella lunga. Dopo la prima oretta, dove sono riuscito a ricapitolare tutto ciò che dovevo fare e come, le cose si son fatte più facili e sopratutto molto più ripetitive. Graficamente il titolo è assurdo e mi son perso più volte durante i miei viaggi spaziali a osservarmi intorno e pensare solo "wow..."; questo, insieme a quando ho visto le varie forme di vita, è l'unico momento nel quale ho esclamato tali parole. Il gameplay è Minecraft (e ciò probabilmente me lo fa stare sul cazzo) unito a un simulatore di viaggi spaziali. Il nostro compito sarà quello di arrivare sui vari pianeti, osservarci intorno e cercare materiali con i quali costruire elementi per visitarne di nuovi. Nelle prime ore (4/5) le uniche cose "obbligatorie" da fare consistono nel ricercare i modi e le sostanze per creare l'Iperguida e volare in altre galassie. Le prime ore passate con No Man's Sky sono state un po' una delusione, i miei dubbi erano fondati e molto probabilmente non passerà molto tempo prima del drop definitivo. Riuscirò a ricredermi? Beh questo lo si scoprirà nei prossimi giorni. 

Vi lascio con alcune immagini delle mie prime ore con No Man's Sky, la seconda parte arriverà probabilmente verso lunedì/martedì (comunque prima della mia partenza) con giudizi molto più approfonditi e meno buttati lì a caso.












mercoledì 30 marzo 2016

Back in time: The Legend of Dragoon

Come al solito ci tengo a sottolineare, prima di cominciare, che potete rimanere sempre informati sul mondo dei videogiochi su I Love Videogames, sito per il quale scrivo da oltre un anno e pieno di notizie sempre aggiornate. 


Dopo settimane ho finalmente trovato il tempo di poter scrivere ancora in questo blog che sembrava abbandonato a se stesso. Dopo vari tentativi per trovare un argomento adatto ho pensato "Perchè non fare una lista dei titoli che hanno segnato la mia infanzia e parlarne?" ed eccoci qua con Back in time, una piccola rubrica che potrete leggere ogni tanto su questi lidi.

Come potete leggere dal titolo di questo post il primo gioco di cui voglio parlare è The Legend of Dragoon, uno dei miei giochi preferiti di sempre.



Distribuito nel Gennaio 2001 in Europa, The Legend of Dragoon è considerato uno dei migliori JRPG in circolazione e ancora oggi i fans chiedono a Sony un sequel/prequel, o almeno un remaster.

The Legend of Dragoon racconta la storia di Dart, un ragazzo rimasto orfano dopo l'attacco del Mostro Nero al suo villaggio natale Neet, che torna a Seles dalla sua amica Shana e scopre che essa è pedina fondamentale della guerra tra Basil e Sandora. Dart si troverà così a combattere una guerra non sua incontrando persone leali come Lavitz, Rose, Haschel, Albert, Meru, Kongol e Miranda e persone crudeli come Fruegel, l'Imperatore Doel, Lenus e Lloyd. Una semplice guerra tra due fazioni dello stesso paese risulterà avere radici più profonde e si trasformerà in una lotta millenaria tra due razze ormai quasi estinte.


Il gameplay di The Legend of Dragoon è quello di un classico JRPG a turni, il team principale è composto da tre personaggi che dovranno combattere contro i nemici. Il giocatore potrà scegliere le azioni che dovranno compiere tra l'attacco, l'utilizzo di un oggetto, la difesa (che ripristinerà la vita e permetterà al personaggio di recuperare vita) e un'ultima particolarità: la trasformazione in dragone.

Questo stadio permette ai personaggi, una volta attivato, di trasformarsi in esseri alati che prendono le abilità di un particolare elemento (come fuoco, acqua, luce, oscurità, terra, elettricità) e usarle contro i nemici. Gli attacchi in formato dragone sono però limitati e, scaduti i turni disponibili, ci si dovrà concentrare sulle combo per ricaricare l'apposita barra.

Una volta scelto di attaccare, senza essere in forma drago, si dovrà completare una combo premendo il tasto X (o O quando richiesto) quando due quadrati si sovrapporranno, la lunghezza e la difficoltà variano da combinazione a combinazione e più esse risulteranno difficili migliore sarà la ricompensa in danno e in punti dragone. Un ulteriore modo di attaccare sono le magie, acquistabili sotto forma di oggetti, che potranno essere potenziate premendo ripetutamente il tasto X in un modo che ricorda molto i supporti di Final Fantasy VIII.


Dopo questa breve analisi alcuni si chiederanno "Ma è un normale JRPG, perchè lui lo ha adorato?" beh... la risposta non è semplice da fornire ma posso affermare senza dubbio che se non avessi giocato The Legend of Dragoon non sarei il tipo di giocatore che sono ora. Una cosa non ho mai negato nella mia "vita da videogiocatore" cioè il mio amore per i JRPG con il sistema a turni. Questo deriva, appunto, da questo titolo e da ciò che mi ha dato. Fino a qualche anno fa mi facevo ALMENO una run all'anno e mi ha dato sempre le stesse emozioni: personaggi unici, storia appassionante, combattimenti epici e ambientazioni fantastiche sono il fulcro della mia esperienza con The Legend of Dragoon.



Quello che non dimenticherò mai di questo gioco è il combattimento finale, per quanto io possa essere allenato e "pro" la durata è sempre superiore all'ora e mezza e ogni volta sono messo alla prova. The Legend of Dragoon è uno dei pochi titoli della mia vita, che consiglierò a chiunque  e in qualunque modo.


Dopo questo piccolo intervento vi lascio riflettere e, sopratutto, alla vostra run di The Legend of Dragoon che vi rapirà e vi costringerà ad essere d'accordo con me. Vi invito a leggere i nostri articoli su I Love Videogames e seguire questo blog, presto potrei tornare a scrivere con regolarità altri pareri sul mondo dei videogiochi.

martedì 16 febbraio 2016

Maledetto hype

Bentornati nella Piazza dopo circa un mese di pausa, purtroppo quando ho troppo da fare mi capita di essere un po' incostante :p

L'argomento trattato in maniera fugace e leggera è oggi l'hype che circonda alcuni titoli e che una volta arrivati o non rispettano le aspettative o per motivi vari lo stesso hype risulta scemato e il titolo non viene goduto come dovrebbe. Chi mi conosce sa che a volte l'hype mi gioca brutti scherzi e che spingo talmente tanto un titolo (come Digimon Story: Cyber Sleuth che, spoiler, mi è piaciuto davvero molto) che una volta arrivato non so come affrontarlo per paura che l'aura che lo ha circondato per mesi cada rivelando titoli mediocri o forse peggio (Metal Gear si, sto parlando di te maledetto)

Iniziamo dal punto focale: l'hype, quel concentrato di attesa e di aspettative che una persona si crea non appena viene annunciato qualcosa, sia esso un evento sportivo, un videogioco, un film o una serie TV. L'hype nasce dal "film in testa" che tutti noi ci facciamo su qualcosa (molti la chiamerebbero forse "sega mentale" ma andiamo avanti..) in cui crediamo, è forse sbagliato crearsi troppe aspettative? No, per me no ma a volte è un problema e lo si deve affrontare prima o poi.

Restando in ambito videoludico il 2015 per me è stato un misto tra hype per titoli che si son meritati questa attesa e altri che mi hanno deluso in maniera eccessiva perchè troppo diversi da quel che mi aspettavo. Prima ho nominato Digimon Story: Cyber Sleuth ma prima di esso è stato un altro il mio tormentone cioè "Bloodborne GOTY 2015" che ho ripetuto dall'annuncio (in realtà dal Project Beast rivelato poco prima dell'E3 2014.. ma shhh, facciamo credere alla gente che sono un fan dell'ultima ora :p)  e una volta arrivato quasi c'era l'ansia e il timore di metterlo nella console e iniziarlo.. Dubbi dissipati dopo i primi cinque minuti che mi hanno coinvolto fino a convincermi nell'impresa assoluta (almeno per me): Il Platino. Dopo Bloodborne è stata la volta di Metal Gear Solid V che al contrario del titolo From Software non è stato all'altezza di ciò che mi aspettavo complice anche le parole di Kojima che prometteva un openworld innovativo e invece ha presentato l'ennesimo mondo di gioco ripetitivo (tiè ho piazzato pure la rima). L'hype da una parte rovina i giochi? A volte si, a volte no. Bisogna sapere cosa aspettarsi e non credere ciecamente in un titolo solo perchè fatto dal proprio sviluppatore preferito o perchè seguito di chissà quale titolo.

Nei prossimi due mesi usciranno due titoli da me molto attesi seguiti di serie e titoli che a me interessano molto: Bravely Second e Dark Souls 3. Molti dubbi su questi due giochi mi stanno attanagliando al momento per colpa di questo discorso che ho appena fatto, riusciranno a essere dei bei giochi? Supereranno i predecessori? Lo sapremo solo vivendo, solo il 27 Febbraio per Bravely e il 13 Aprile per Dark Souls III.

Vi lascio in chiusura con il solito invito: se volete leggere recensioni e notizie sul mondo dei videogiochi vi indirizzo ad I Love Videogames dove nei prossimi giorni potrete leggere cosa penso di Digimon Story: Cyber Sleuth, titolo che da più di 50 ore mi sta tenendo incollato alla mia PS Vita :p

lunedì 4 gennaio 2016

TOP 2015: Dalla 20 alla 11

Per prima cosa volevo augurare un buon 2016 a tutti coloro che leggeranno questo intervento, sia che arrivino dai vari giri di spam (Ludomedia, Facebook, Twitter etc etc etc) sia che arrivino da I Love Videogames quando posterò la top dei 10 titoli che ho più amato in questo 2015. Alcuni titoli che saranno presenti nella top dalla 20 alla 11 non è perchè li ho poco apprezzati rispetto ad altri ma la motivazione è che ho avuto poco tempo per poterli approfondire rispetto ad altri e non me li sono goduti al massimo.


Dopo questa breve introduzione eccoci arrivati al momento tanto atteso (da me) e lasciate che vi parli dei primi 10 giochi che compongono la mia top 20.




20)  Persona 4: Golden





Ho iniziato l'anno passato con un recupero.. Nel novembre 2014 sono entrato a far parte della redazione di I Love Videogames e ho conosciuto persone con i miei stessi interessi che mi han consigliato titoli più distaccati dal mainstream e mi hanno insegnato a guardare bene nel panorama videoludico perchè le perle si nascondono molto bene.. E questo è il caso di Persona 4 che ho gioacto nella versione Golden su Playstation Vita. Sono stato felice di passarci più di 110 ore e averlo completato con il suo vero finale grazie anche alla console che bene si presta a questo genere, ho amato ogni cosa di Persona 4: Golden: dai personaggi alla trama passando per il sistema di combattimento e anche il grinding che è una cosa che faccio con piacere se il gameplay è ben fatto come in questo caso. Sicuramente in questo 2016 pianificherò di rigiocarmelo un attimo prima dell'arrivo di Persona 5 la prossima Estate su Playstation 4.


19)  Hyperdevotion Noire: Goddess Black Heart 




Questo è uno dei primi titoli che ha pagato la mancanza di tempo da parte mia: consigliato a gran voce da Guido (che ne ha curato la recensione su I Love Videogames ed è possibile leggerla qui ) l'ho acquistato digitalmente la scorsa estate, purtroppo la vicinanza di Re;Birth 3 e altri titoli mi hanno impedito di mettermici a pieno ritmo e completarlo, ma l'ho giocato abbastanza da farmelo amare (anche grazie ai personaggi che ho amato nei vari Hyperdimension Neptunia e al genere di gioco visto che gli strategici alla Fire Emblem sono tra i miei favoriti insieme ai JRPG) e probabilmente sarei arrivato a metterlo in posizioni molto più alte se fossi riuscito ad accendere di più la mia Playstation Vita con questo gioiellino all'interno.


18) Batman: Arkham Knight 




E' vero, non posso essere definito un grande fan del franchise di Batman visto che non seguo le uscite a fumetti, non mi guardo i film appena usciti.. Ma se c'è una cosa che ho sempre apprezzato è la serie Arkham che ho giocato grazie ai miei amici che mi hanno regalato il secondo capitolo nel 2013. Aspettavo Arkham Knight da allora facendomi mille aspettative e credendo in un finale più epico per una serie che mi ha dato molto. Beh se è al 18o posto sicuramente ha tradito molte delle mie aspettative: un gameplay ormai troppo abusato sia in questa saga che in altre, la Batmobile (il più dele volte un peso piuttosto che una benedizione) e sopratutto una trama principale non al top. L'ho apprezzato ma non così tanto come mi aspettavo (e sopratutto non tanto come Guido che ne ha curato la recensione che potete leggere qui



17) Splatoon




Arrivato lo scorso 29 Maggio Splatoon ha conquistato il mio Wii U nei due/tre mesi successivi grazie alle partite multiplayer che facevamo io Guido e Giacomo e alla frequenza di aggiornamento di mappe e armi. Oltre al multiplayer il gioco poteva contare su un buon single player con un'ottima boss fight finale che rimarrà tra le mie preferite di sempre sia per l'ambientazione che per il boss in se.



16)  Rocket League



Chi mi conosce sa che io adoro alla follia i giochi sportivi, sopratutto se divertenti e spensierati. Ho partecipato alla beta di Rocket League grazie al suggerimento di alcuni amici e l'ho letteralmente divorata tanto che alla notizia che il gioco sarebbe stato dato gratuitamente con il Playstation Plus sono esploso dalla gioia. Dopo l'uscita del gioco ci ho passato almeno un paio di mesi a fare partite tutti i giorni divertendomi alla follia, poi gli impegni sul sito hanno avuto la precedenza e ho diminuito la frequenza di gioco ma anche oggi se ho un paio d'ore libere per divertirmi accendo la mia Playstation 4 e avvio Rocket League regalandomi ore e ore di massacro a furia di gol e turbo.




15) Metal Gear Solid V: The Phantom Pain





Molti si sarebbero aspettati un gioco del calibro di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain nella mia Top 10 Principale o comunque nei dintorni della decima posizione. Beh diciamo che mi aspettavo molto dall'ultimo titolo di Hideo Kojima in Konami (ormai è ufficiale la dipartita dalla compagnia e l'avvicinamento dello stesso Kojima a Sony per il suo prossimo titolo)  e non nego di essere rimasto deluso da una serie di cose come il gameplay, l'ambientazione in un "finto" open-world e parte dell'inutilità di alcune missioni principali anche se la trama in se mi ha dato alcune soddisfazioni così la costruzione di alcuni personaggi uno su tutti Quiet. 


14)  One Piece: Pirate Warriors 3


Uno dei due giochi dedicati a One Piece nella mia Top 20. Nel manga è terminato da poco uno degli archi narrativi che più mi è piaciuto (quello di Dressrosa) e la mia fame di One Piece è ai massimi storici (tanto da volermi rileggere il manga da capo e riprendere la visione dell'anime)  anche grazie a uno dei migliori nemici mai visti nella saga: Do Flamingo. Il fenicottero ha monopolizzato le mie vacanze di capodanno e sopratutto la mia Playstation Vita (su cui ho una copia di Pirate Warriors 3) tra Raid di 24 ore e run a Dressrosa. Cosa ne penso di questo gioco potete leggerlo nella mia recensione a questo link 


13) Final Fantasy X|X-2 HD Remaster (PS4) 



Non ho mai nascosto che il X sia uno dei miei Final Fantasy preferiti e l'arrivo anche su Playstation 4 della remaster dedicata a questi due capitoli è stata una notizia meravigliosa per me che già possedevo le versioni PS3 e PS Vita. Dopo aver platinato il X mi sono messo a giocarlo ancora un po' su Playstation 4 dove finito il gioco un'altra volta in una run veloce e mi son messo a giocare un po' al X-2 che all'epoca lasciai da parte dopo poco tempo. 


12) Mario & Luigi: Paper Jam Bros


Mario & Luigi: Paper Jam Bros è uno dei quei titoli (insieme al prossimo in classifica..) che ha pagato il poco tempo che mi ha lasciato la recensione di Rainbow Six: Siege e il volermi giocare Danganronpa: Another Episode (spoiler: due titoli che saranno presenti nella mia Top 10 sabato). Durante queste vacanze sono riuscito a giocarlo e ho voluto includerlo in questa top 20, anche se non sono riuscito a completarlo, le atmosfere e il sistema di gioco nonostante l'inclusione di Paper Mario è rimasto lo stesso che mi ha fatto amare i precedenti anche se al momento la storia non è all'altezza di quello che è stato Viaggio al Centro di Bowser.


11) Xenoblade Chronicles X



A chiudere questa classifica è uno dei giochi che se avessi avuto più tempo per completarlo e mangiarmelo sarebbe stato tra i top 3 della mia classifica. Nonostante ci abbia passato una trentina d'ore non ho scalfito neanche un decimo di quello che è Xenoblade Chronicles X che mi ha particolarmente colpito per la profondità del gameplay, per le ambientazioni (assurde, dal lato grafico Xeno X è veramente magnifico) anche se al momento il sistema di quest e la mappa sul paddone mi hanno dato qualche noia. In realtà è stata una scelta sofferta, avrei voluto inserirlo nella top 10 ma non sarebbe stato onesto visto che i giochi presenti in essa li ho portati tutti a compimento (dove possibile) e la sua presenza in questa top 20 è (insieme a quella di Paper Jam Bros) per ciò che mi ha dato il titolo nelle prime 30 ore. 






E con questo finisce la prima lista dei miei titoli preferiti di questo 2015. Sabato su I Love Videogames ci sarà la seconda parte con le posizioni che vanno dalla 10 alla 1 anche se chi mi conosce sa già chi ci sarà in cima... :D



lunedì 28 dicembre 2015

Genertellife e le promozioni di fine anno

Buzzoole

Genertel è la Compagnia assicurativa diretta di Generali Italia, la prima assicurazione ad aver introdotto nel nostro Paese la vendita di polizze al telefono e, dal 1996, anche online. Insieme a Genertellife, costituisce l’unico polo assicurativo vita e danni dedicato ai canali diretti e alternativi.
L’assicurazione online facile, conveniente, affidabile.

Genertellife lancia una iniziativa promozionale di fine anno di iLife, coerente allo spirito del prodotto, ovvero quella di suggerire a tutti i propri clienti, regole utili per uno stile di vita sano, alla ricerca del benessere e della prevenzione della salute, anche tramite utili consigli di alimentazione basati su una dieta mediterranea. Per questo, iLife regala il Kit G-Diet che permette al cliente di avere una dieta personalizzata con suggerimenti mirati, per raggiungere un sano stile di vita, determinato anche dall’analisi del proprio DNA. 

Ecco i dettagli dell'iniziativa:

  • dal 12/11/2015 al 31/12/2015 i primi 200 clienti che acquisteranno il prodotto iLife riceveranno 1 Kit G-Diet del valore di 748 euro ed un buono sconto del valore di 425 euro per l’acquisto di un ulteriore kit.
  • A tutti gli altri che nello stesso periodo acquisteranno il prodotto, sarà riservato il buono sconto di 425 euro per l’acquisto del kit G-Diet.

Ma ora la domanda che tutti vi starete ponendo........ che cos’è iLife?

iLife è la prima assicurazione sulla vita
, che oltre a proteggere il benessere e il tenore di vita del nucleo familiare (i cosiddetti beneficiari) con un capitale in caso di decesso dell’assicurato, affianca un programma gratuito di prevenzione della salute dell’assicurato stesso, chiamato "Care Program", ed in più permette di risparmiare dal 10% al 20% del premio. 
Con il Care Program il cliente può effettuare ogni due anni gratuitamente il check-up medico che consiste nell’effettuare le analisi del sangue e nella misurazione di alcuni dati biometrici. 
La garanzia principale è quella di un capitale da destinare in caso di decesso ad un beneficiario designato. A questa, si affiancano alcune garanzie accessorie che permettono di aumentare il capitale destinato ai beneficiari: la Extragaranzia e la Supergaranzia che danno al cliente rispettivamente la possibilità di avere un capitale anche in caso di invalidità totale e permanente, e la possibilità di avere una maggiorazione del capitale assicurato in caso di decesso per infortunio o per incidente stradale.
Inoltre il prodotto iLife ha anche altre caratteristiche innovative e distintive di personalizzazione.





Potete trovare maggiori informazioni su questa fantastica iniziativa qui